Storia evolutiva dell’edificio in Via Natale Palli

Chiara Alinovi

Grazie all’analisi delle pratiche conservate nell’archivio edilizio di Torino e su “EdificaTo”, si possano tracciare le tappe che hanno permesso l’evoluzione dei progetti edilizi partendo dalla loro costruzione e arrivando fino ai giorni nostri. Analizzando i cartellini, ci siamo soffermati sulla storia dell’edificio in via Natale Palli 40-42, evidenziando come nel corso degli anni sia stato oggetto d’interventi significativi che ne hanno trasformato l’aspetto e la funzione.

Fig. 13 Cartellino 0013354A Via Natale Palli n. 42

La prima pratica rilevata all’archivio storico di Torino risale al 1927. Il progetto riguarda la costruzione di un piccolo edificio in regione Madonna di Campagna, su un terreno di proprietà del signore Giuseppe Aliberti. Il progetto originale prevedeva un edificio mono piano di dimensioni contenute, con due unità abitative al piano terreno e un piano interrato. Ciascun appartamento presentava un ingresso indipendente e un giardino privato. Questo schema di progettazione induce a pensare ad un’abitazione destinata a due nuclei familiari separati per uso privato.

Fig. 14. Pratica 1927_1_00891_dt_01 dell’Archivio edilizio di Torino. Rappresentazione del progetto di “casetta da costruirsi”.

Un salto temporale significativo ci porta al 1952, dove l’edificio si presenta sotto una proprietà diversa presentando la figura di Giuseppe Armandi, probabilmente per un passaggio di proprietà. Nella seguente pratica, rinvenuta dall’Archivio edilizio di Torino, viene richiesto un progetto di sopraelevazione all’architetto Vittorio Gianou. Questo segna il primo vero cambiamento strutturale dell’edificio, attraverso l’aggiunta di un piano superiore e la modifica di alcuni ambienti interni. Tra le opere da demolire, indicate in giallo, si segnala la rimozione di un muro tramezzo al piano terreno, mentre le opere di nuova costruzione sono evidenziate in rosso.

L’inserimento del secondo piano comporta un aumento del volume dell’edificio, ma la modifica non si limita solo alla sopraelevazione; viene infatti prevista anche la costruzione di due scale esterne ad una rampa al fine di garantire l’accesso alle abitazioni sovrastanti. Le opere di demolizione e costruzione sono dunque focalizzate sulla realizzazione di uno spazio interno più ampio e funzionale, in grado di ospitare una residenza pur mantenendo la sua configurazione originaria.

Fig. 15 Pratica 1952_1_10655_dt_01 dell’Archivio edilizio di Torino. Rappresentazione del “progetto di sopraelevazione”

Nel 1953, una terza pratica mostra il progetto di sopraelevazione per l’aggiunta di due piani, portando così l’edificio a quattro piani fuori terra. Attraverso quest’intervento si consente di ampliare ulteriormente lo spazio abitativo, introducendo nuove necessità e dinamiche funzionali. L’edificio si modifica anche nel suo aspetto esterno, assumendo una maggiore verticalità e l’inserimento di un ulteriore piano permette di rispondere ad un crescente bisogno di spazio abitativo, in linea con l’espansione urbana che Torino stava vivendo in quegli anni.

Allo stesso tempo, vengono modificati anche gli impianti e le strutture interne per adattarsi alle nuove esigenze. Nelle tavole, le scale esterne non vengono più mostrate, ma al loro posto vengono poste delle scale interne a due rampe che facilitano l’accesso ai nuovi piani. La nuova configurazione dell’edificio rappresenta quindi un passo importante verso la sua trasformazione in una residenza plurifamiliare, un elemento comune nelle città che, in quegli anni, stavano vivendo un’intensa crescita e densificazione. Questi interventi riflettono anche i cambiamenti sociali e urbanistici che investono la città, con la crescente richiesta di soluzioni abitative più ampie e articolate.

Fig. 16. Pratica 11953_1_11302_dt_01 dell’Archivio edilizio di Torino. Rappresentazione del “progetto di sopraelevazione casa da abitazione”.

Nel 1954 l’edificio viene sottoposto ad un’ultima modifica attraverso l’aggiunta di un ulteriore piano. Questo intervento finale porta la struttura alla configurazione attuale, con i quattro piani che ancora oggi caratterizzano l’edificio. La proprietà, come mostrata nella pratica si presenta con un nuovo nome, Bogliani Paolo Pierino, suggerendo un ulteriore passaggio di proprietà, o comunque un possibile cambio di gestione.

L’aggiunta dell’ultimo piano comporta anche una modifica del tetto (evidenziato in rosso nelle tavole) per adattarlo alla nuova altezza. L’edificio, che in principio sembrava una semplice abitazione monopiano, è ora una costruzione complessa a quattro piani, in grado di ospitare un numero maggiore di nuclei familiari. La nuova configurazione consente una maggiore funzionalità e risponde alle crescenti necessità di spazio per la residenza privata.

Fig. 17. Pratica 1954_1_10394_dt_01 dell’Archivio edilizio di Torino. Rappresentazione del “progetto di sopraelevazione di un piano di casa di abitazione”.

L’edificio di via Natale Palli 40-42 è un esempio significativo di come una struttura possa trasformarsi nel tempo per rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione. La ricostruzione storica, basata su documenti di progetto rinvenuti, ha permesso di evidenziare le diverse fasi che hanno caratterizzato la sua evoluzione da piccolo edificio a moderna residenza plurifamiliare. La sequenza dei vari interventi di sopraelevazione e ristrutturazione ha rispecchiato non solo le necessità funzionali, ma anche i cambiamenti sociali ed economici che hanno segnato la città di Torino nel corso del Novecento. Oggi l’edificio conserva ancora le tracce di questi cambiamenti, rappresentando un pezzo della storia urbanistica e architettonica della città.

Fonti:

Pratiche dell’Archivio Edilizio di Torino:

Cartellino 0013354A Via Natale Palli n.42

Pratica 1927_1_00891_dt_01

Pratica 11953_1_11302_dt_01

Pratica 11953_1_11302_dt_01

Pratica 1954_1_10394_dt_01