Il quartiere e l’immigrazione

Sara Parodi

Lo vedi che bandiere ci sono quando ci sono i campionati di calcio2 | il tipo di popolazione è cambiata, è cambiata moltissimo3 | lo si vede anche se vai al mercato, se vai per strada3 | moltissimi sono gli immigrati soprattutto dalla Romania3 | senti proprio parlare queste lingue in particolare3. |
I bambini non sentono la differenza3 | alla materna hanno gli armadietti e ci sono i nomi più strani anche per noi italiani non facilmente ripetibili. Frequentando un po’ le mamme dei compagni di classe dei miei nipoti si vede che inizialmente loro hanno vissuto con difficoltà questa emigrazione dai loro Paesi però poi qui si sono trovati bene e non tornerebbero indietro3 | c’è condizione di vita peggiore là3. |
Ci sono delle iniziative nei loro riguardi1 | persone integrate4 | sono tutte famiglie che lavorano e posso mantenersi anche la scuola. La Chiesa del Cafasso da opportunità a ortodossi e protestanti1. |
A loro ripeto sempre “è vero che dovete diventare un po’ più italiani, ma anche noi dobbiamo diventare un po’ più africani”4. | Sono dinamiche di accoglienza e di integrazione4. |
Alcuni vedono le ondate migratorie come fastidio4 | chi arriva qua magari delinque, ruba, spaccia4 | risentono di questa situazione gli immigrati che hanno fatto ogni sforzo e si sono integrati4. |
Integrazione è quando io riesco anche ad accogliere i valori degli altri4 | abbiamo una comunità ecumenica di africani che viene a pregare nella chiesa piccola4 | hanno voluto partecipare al presepio7 | alcuni di loro sono diventati mediatori culturali4 | gli africani hanno un valore enorme per la famiglia, il senso e la sacralità della vita4 | anche da queste persone che sono di un’altra religione c’è un’attenzione e un affetto che è impressionante7. |
Quello che mi sento di dire è che è un quartiere segnato dall’immigrazione4 | la storia si ripete4 | le nuove immigrazioni hanno le stesse problematiche e dinamiche di quando c’era stata l’immigrazione dal Sud6. |
Anch’io ero fra gli immigrati3 | c’è stata l’immigrazione degli anni ’40, appena finita la guerra, fine anni ’40 e ’50, l’esplosione edilizia degli anni ’50 e ’60 4 | immigrazione interna5 | si dice che i piemontesi non volessero tanto i meridionali per cui li consideravano di meno3. |
Qui tutta la gente veniva dal Sud4 | il grande sviluppo industriale6 | la Fiat in zona costruisce negli anni ’60 questi nuclei di palazzoni che vengono abitati anche da immigrati dal Sud6. |
Siamo emigrati quando io avevo un anno perché lì era un paese prevalentemente agricolo che offriva poche prospettive3 | prima abitata dalla gente più povera1 | tra noi non è che ci fossero delle condizioni sociali particolarmente differenti3 | il dopoguerra, la fame, tutta una serie di problematiche3. |
Mio papà ha iniziato a venire da solo poi le prospettive erano discrete e quindi siamo venuti su tutti nel ’613 | verso Torino per la FIAT3. |
Le suore discepole di Gesù Cristo alla scuola Cafasso parlavano il dialetto4 | lavoravano nella parrocchia7 | riuscivano a parlare la stessa lingua7 | bene enorme alla gente4 | la mamma che veniva qui e parlava il dialetto, sentiva la suora parlare il dialetto e lasciava il bambino più volentieri4. | Uno magari veniva qui e non conosceva nessuno4 | dava un senso di accoglienza4. |
Un quartiere che ha vissuto tante ondate migratorie4 | ai primi posti come presenza di stranieri5 | non li si voleva perché mangiavano diverso da noi, perché avevano troppi figli, perché non volevano affittargli la casa, era esattamente quello che succede adesso, né più né meno6 | per chi vuole avere memoria6 | Ricambio generazionale che avviene perché muoiono quelli che hanno acquistato o riscattato l’alloggio della Fiat1. |
Nel nostro palazzo ci sono due famiglie di rumeni, in altri palazzi anche qualche famiglia di rumeni, qualche marocchino, qualche sudafricano e qualche cinese1. | Questo è un altro segnale di come questo quartiere sia stato un po’ una spugna dal punto di vista dell’accoglienza1. |
Inizio a conoscere quelli che sono immigrati3 | sentendosi rispettati rispettano noi7 | siamo di culture probabilmente diverse, ma ci sentiamo di famiglia7 | non ho mai sentito l’esigenza di spostarmi3. |

Parole di:
1 Marcello
2 Renata
3 Giorgio
4 Don Angelo
5 Roberto
6 Vanda
7 Suor Antonella

Fig. 1 Effetti dell’ondata migratoria dal Sud, fotografia del dicembre 1974. Archivio Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci di Torino
(https://archivi.polodel900.it/scheda/oai:polo900.it:150496_problema-delle-case-per-gli-immigrati-dal-sud-non-si-affitta-ai-meridionali-dicembre-1974,
6 gennaio 2025).