La Parrocchia Cafasso
Giulia Pappalardo
Intorno agli anni Trenta del Novecento, essendo il quartiere IACP sorto in un contesto privo di urbanizzazione e di una parrocchia nelle immediate vicinanze, gli abitanti espressero la necessità di avere un luogo in cui celebrare le funzioni religiose. La parrocchia più vicina in quel momento era quella di Madonna di Campagna, collocata a sud del Borgo e difficilmente raggiungibile.
La Cappella nel Villaggio In seguito alla costruzione del XVI quartiere, nel 1930, si ottenne sin da subito, dalla direzione di IACP, la possibilità di dotare il villaggio di una sede religiosa, ricavandola inizialmente da un alloggio della scala quattro. Tale necessità fu incentivata dal fatto che, precedentemente, il parroco Andrea Affricano dovette celebrare la messa di Natale all’interno della sala dell’asilo del quartiere, proprio per via della mancanza di una chiesa. Il 6 maggio 1934 fu inaugurata così la cappella nel villaggio, sotto giurisdizione della parrocchia di Madonna di Campagna (fig. 8).

Tuttavia, nella prima metà del 1936 i fedeli del quartiere ebbero l’impressione di doversi distaccare da quest’ultima con il conseguente ridisegno dei confini parrocchiali.
Nel 1937 don Andrea ottenne così l’incarico di costruire la Chiesa Grande, affidando il progetto all’Ingegnere Felice Bardelli.
Il nuovo edificio di culto: la “chiesa piccola”
Tra il 1938 ed il 1941 il Fascismo, al fine di fornire nuovi posti di lavoro, promosse la realizzazione di opere pubbliche che avrebbero dovuto costituire una sorta di piano regolatore dell’area; tra queste un parco nel lotto tra Corso Grosseto, Via Chiesa della Salute e Via Fossata, allo stesso tempo individuato anche dalla parrocchia Cafasso come sede per la costruzione della nuova chiesa, in quanto ritenuto più adeguato poiché avrebbe goduto della vicinanza del capolinea del tram nove.
Nel 1941 una variante al piano regolatore permise di cedere al comune il terreno da destinare alla realizzazione del nuovo edificio di culto precedentemente assegnata al parco, e di realizzare quest’ultimo nel terreno adiacente.
Fu nel 1945 che tramite un decreto arcivescovile la cappella Cafasso si separò dalla chiesa madre di Madonna di Campagna. La Seconda guerra mondiale rallentò la realizzazione della tanto desiderata chiesa grande così il primo giugno del 1946 iniziarono i lavori di quella che venne poi denominata “chiesa piccola”, inaugurata nel 1947, nata come sede provvisoria e costruita con i mattoni delle case bombardate provenienti da una discarica in via Val di Stura (fig. 9).

Nel 1952 si ebbe anche la costruzione dell’oratorio e della sala cinema.
Il sogno di una “Chiesa Grande”
Negli anni 50 la popolazione del quartiere iniziò a crescere vertiginosamente e nel 1954 vennero inaugurate le case Fiat; in soli 10 anni la popolazione passò da 6.000 a 18.000 abitanti e la parrocchia Cafasso divenne un centro geografico e spirituale per il quartiere di borgo Vittoria. Di conseguenza venne indetta una campagna finalizzata a fornire al quartiere una chiesa di maggiori dimensioni in grado di accogliere più fedeli, collocata nello stesso lotto della precedente (fig.10).

Nel 1956, venne annunciato l’inizio dei lavori della cosiddetta “chiesa grande” ma la posa della prima pietra avvenne soltanto nella primavera dell’anno successivo. Nel 1957, la parrocchia aprì la scuola Cafasso e due anni dopo venne inaugurata la chiesa.
L’ edificio, progettato dall’ingegnere Felice Bardelli, presenta una pianta rettangolare ripartita in tre navate, di cui le laterali con soffitto leggermente ribassato. Il prolungamento della navata centrale determina lo spazio absidale che contiene il presbiterio.
L’intero complesso è caratterizzato da un impianto volumetrico di grandi dimensioni rispetto all’edificazione circostante; esso comprende la chiesa, la casa parrocchiale e degli spazi destinati alle attività dell’oratorio. L’ampio volume è libero sui quattro lati ed è realizzato interamente in mattoni paramano. La “chiesa piccola” fa ancora parte del complesso in quanto rientra all’interno dei confini dello stesso lotto ed è disposta ortogonalmente rispetto alla “chiesa grande”, il cui ingresso affaccia su Corso Grosseto (fig. 11).

Bibliografia
Pax et bonum: Bollettino parrocchiale di Madonna di Campagna, Torino, dicembre 1930
S. Giuseppe Cafasso, bollettino per l’erigenda chiesa, Torino, aprile 1950
Giovanni Ajmar, Ferruccio Bortolozzo, Stefano Campana, Madonna di Campagna: passato e presente di una parrocchia di Torino, Torino, fotocomposizione f.g.s. 1985
Laura Borello, Nostra Signora della Salute, Torino, Omega, 1999
Gruppo memoria borgo Vittoria, Borgo Vittoria, Torino, Graphot, 2012
Valter Rodriquez, Dalle radici ai frutti. Profilo storico dei primi decenni di vita della parrocchia S.Giuseppe Cafasso, Torino, s.n., 2019
Sitografia
Chiesa di San Giuseppe Cafasso, Beni architettonici, Beweb: https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/34135/Torino+%28TO%29+%7C+Chiesa+di+San+Giuseppe+Cafasso
Cover per il sociale: Parrocchia di San Giuseppe Cafasso, Cover diffusion:
https://www.coverdiffusion.it/cover-per-il-sociale-ristrutturazione-parrocchia-di-san-giuseppe-cafasso