Quartiere Lucento: una storia architettonica e urbanistica
Humelnicu Adnana, José Miguel Escalona Rueda, Simone Calò
I tre lotti di Santa Caterina, E6 ed E15 furono progettati nel XX secolo nell’attuale quartiere Lucento. A inizio secolo a Lucento erano presenti solo campi agricoli e le relative borgate, fuori dalle mura daziarie dell’epoca. Ciò è visibile dal Piano redatto nel 1906. Solo successivamente, a metà del XX secolo, le borgate fuori dalle mura daziarie iniziarono a far parte della città urbana di Torino, entrando quindi sotto l’amministrazione cittadina e facendo parte quindi della nuova espansione urbana. Proprio negli anni ‘40 del ‘900 vennero costruiti i primi edifici del quartiere, tra cui l’SP1 di Santa Caterina, portando così alla nascita dell’odierno quartiere di Lucento. Ciò è chiaramente visibile dal Piano Regolatore di Torino del 1959, in cui vediamo l’espansione di Torino e la nascita degli assi stradali più importanti della città, come Corso Grosseto, Corso Cincinnato o Corso Toscana, e tra loro anche i 3 lotti su cui ci concentriamo.
Proprio in questi 3 micro-quartieri agiscono dei programmi nazionali grazie ai quali si costruirono numerosi edifici residenziali per le persone meno abbienti. Ci riferiamo allo I.A.C.P. e alla Legge 167. Lo I.A.C.P., conosciuto anche come Legge Luzzati, e in vigore dal 1903, prevede la costruzione di alloggi più salubri per le persone più bisognose, agendo in vari quartieri di Torino, tra cui Santa Caterina. La Legge 167 ha lo stesso scopo della precedente, ma con un occhio più sull’organizzazione urbanistica, la progettazione del verde pubblico e dei servizi utili ai cittadini che andranno ad abitare le aree in cui questa legge è intervenuta. I quartieri E6 ed E15 sono frutto di questa Legge. Questi tre micro-quartieri vennero quindi realizzati in svariate fasi temporali, partendo negli anni ’40 – ‘50 dalla costruzione di Santa Caterina, per passare negli anni ‘60 all’E6 e infine negli anni ‘70 alla realizzazione dell’E15.
