Il tessuto produttivo
Niccolò Bellei, Martina Dal Bon, Luca Eramo
Agli inizi del XVIII secolo l’area nord di Torino, oltre il fiume Dora, era prevalentemente rurale, con campi e cascine. La zona iniziò a trasformarsi con l’arrivo delle prime attività industriali, come il settore tessile, che sfruttava i corsi d’acqua come la Dora ed i canali artificiali, per la produzione di seta e conce.
Con il passare degli anni numerose fornaci e industrie metallurgiche si insediarono nella zona attorno al fiume. Le fabbriche, rispetto agli anni precedenti, aumentarono di dimensioni, necessitando di spazi più ampi. La zona adiacente al fiume, caratterizzata da vasti terreni liberi, si rivelò particolarmente adatta per questo tipo di insediamento.
Nel XX secolo La FIAT divenne il simbolo dello sviluppo industriale torinese, portando alla creazione di numerose fabbriche collegate alla produzione automobilistica, di cui alcune collocate nella zona della Dora. Questo trasformò ulteriormente l’area, che divenne un importante polo industriale e urbano. La crescente domanda di manodopera attirò molti operai, che si stabilirono negli edifici residenziali costruiti appositamente dalle industrie e dallo Stato.
Le fabbriche di minori dimensioni, che realizzavano le componenti secondarie, si insediarono attorno alle fabbriche principali. Tra queste la Michelin Gomme, Superga e la FIAT, le quali costruirono grandi fabbricati.
Tuttavia, dagli anni Settanta, lo sviluppo si arrestò. La crisi economica, la delocalizzazione e l’introduzione della robotizzazione portarono al declino delle industrie locali. Molti stabilimenti furono chiusi, demoliti o abbandonati, lasciando ampi vuoti urbani e grandi cambiamenti socioeconomici. Oggi, l’area nord di Torino conserva tracce del suo passato industriale, protagonista della rigenerazione urbana e del riutilizzo del territorio che il Comune di Torino si è posto come obiettivo. Le aree industriali dismesse sono state gradualmente ripensate e riconvertite in spazi destinati a nuovi settori produttivi, progetti di sostenibilità e iniziative culturali, mentre alcune hanno conservato la funzione produttiva originaria, riflettendo la capacità di Torino di reinventarsi e di adattarsi alle sfide del futuro.
Da un sistema agricolo ad uno tessile e metalmeccanico
Produzione di massa e le grandi industrie
Le trasformazioni post-industriali