Lucento: una storia orale

Paola Airola, Chiara Massimi, Gianmarco Pangaro

Figura 1 Bambini al Villaggio di Santa Caterina negli anni 70, fotografia del Circolo Culturale Istriano, Fiumano e Dalmata in Via Parenzo, 95/60

Il quartiere di Lucento si erge come un mosaico di memorie incise nel tessuto urbano e umano. Questo lavoro intende dare voce a tali memorie, raccontando la storia del quartiere attraverso gli occhi dei suoi abitanti, i custodi di una narrazione collettiva che intreccia vicende personali e trasformazioni sociali.

Le interviste, condotte con un campione eterogeneo, hanno preso avvio dal Centro di Documentazione Storica di Torino in circoscrizione 5, per poi proseguire presso il Circolo Istriano, Fiumano e Dalmata, dove si sono raccolte testimonianze dei primi abitanti del villaggio. Questi racconti rivelano un percorso segnato dalla speranza e dalle difficoltà dell’integrazione, offrendo uno sguardo intimo sul vissuto dei profughi, dalle esperienze nei campi di accoglienza alle battaglie per la proprietà delle abitazioni. Come tappe conclusive del viaggio nella memoria del quartiere sono stati scelti i luoghi principali di comunità, la chiesa di Chiesa Santa Caterina da Siena e la Biblioteca civica Francesco Cognasso.

QUARTIERE LUCENTO STORIE DI VITA:

Antonio (1935) ed Egidio (1933):

Viene approfondita l’esperienza dei profughi, iniziando dal campo di Borgo San Paolo, simbolo di accoglienza e difficoltà. Si raccontano le sfide dell’integrazione in Italia, la storia del paese d’origine e la costruzione del quartiere, affrontando le difficoltà burocratiche per l’acquisto delle abitazioni. Si riflette sulla lotta per la proprietà, sulle condizioni dei campi profughi e sull’importanza di mantenere le radici culturali. Infine, si discute delle esperienze di discriminazione e delle difficoltà quotidiane, come i problemi con i servizi e gli spostamenti, che ostacolano l’integrazione sociale.

Giuseppe (1945):

Si discute della vita a Santa Caterina, iniziando con l’infanzia nel quartiere e la nascita del complesso della chiesa, punto di riferimento spirituale e sociale. Si affronta inoltre il tema della costruzione di case per gli studenti del meridione, che ha facilitato l’integrazione dei giovani trasferitisi a Torino. Viene approfondita la storia della chiesa e il suo ruolo religioso e culturale. L’intervista tocca anche i servizi e i negozi locali, essenziali per la vita quotidiana e la socialità. Infine, si parla del mercato di Lucento, simbolo della tradizione commerciale e culturale del quartiere.

Giorgio (1952):

Viene trattata la vita a Santa Caterina, descrivendo l’infanzia, le scuole, i servizi e gli spostamenti. Si esplora la trasformazione della Chiesa da luogo di culto a centro anche sociale e culturale, l’arrivo dei profughi e l’integrazione nel quartiere attraverso i comitati di quartiere. Vengono analizzate le trasformazioni nei servizi, nei negozi e nella vita quotidiana, confrontando il passato con il presente. Il mercato di Corso Cincinnato viene presentato come simbolo commerciale del quartiere. L’intervista si conclude con una riflessione sulla resilienza e sull’adattamento della comunità nel tempo.

Sandra (1964):

Viene affrontata l’esperienza di vita tra Madonna di Campagna e Lucento, descrivendo l’infanzia nel quartiere, l’evoluzione dei mercati locali, e l’arrivo della metropolitana leggera (Tram 3), che ha migliorato i collegamenti. Viene esplorata la nascita di nuovi servizi, la trasformazione dell’area e i luoghi di incontro creatisi nella comunità. L’importanza dei negozi nel quartiere, come punto di socializzazione, è anch’essa sottolineata. Infine, si riflette sull’adolescenza e sulle abitudini quotidiane, evidenziando i cambiamenti e l’evoluzione sociale del quartiere.

Anonimo:

Viene descritta la vita nel quartiere, focalizzandosi sui luoghi di incontro, come Corso Grosseto, e sulla trasformazione di questi spazi nel tempo. Si ricordano i momenti dell’adolescenza, la memoria olfattiva legata ai vecchi odori e i cambiamenti nei negozi, confrontando il passato con il presente. Si discute anche della mancanza di servizi e della sicurezza nelle strade, rispetto alla tranquillità di un tempo. Infine, il mercato di Lucento emerge come un simbolo e punto di riferimento per la comunità.

La comunità
Un viaggio attraverso i ricordi
I servizi